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martedì, agosto 1

La ballata delle prugne secche 

Ho letto La ballata delle prugne secche della Pulsatilla.
L'ho trovato al supermercato, con lo sconto, e l'ho comprato pensando che fosse una buona lettura da ombrellone (sulle buone letture "da ombrellone" sarebbe da aprirci un bel dibattito, io conosco persone, qui presenti, che leggono Dostojewskij sotto il sole senza tranquillamente dimenticarsi il proprio nome, altre, sempre qui presenti, che hanno difficoltà anche con Grazia... ma rimandiamo ad un altro post). Mi incuriosiva, questo libro di una blogger, così discretamente venduto e recensito, anche e soprattutto fuori dal circuito blog.
L'ho letto velocemente e distrattamente, annoiandomi a tratti, e a momenti sorridendo.
La Pulsatilla è indubbiamente una brava scrittrice, ha una mano spigliata e fresca, ma questo suo primo libro non mi ha convinto affatto.
Non mi è piaciuto perché, come bene spiega Giulio Mozzi qui, non è un romanzo, ed è impersonale.
E' come fosse una raccolta di articoli "da cosmopolitan", o una selezione di post: in ciò non ci sarebbe niente di male di per sé, il problema è che vengono spacciati per "verità", cosa che manca totalmente in questo libro. E io sarò snob e quant'altro volete, ma di questa "ballata delle prugne secche" non posso non pensare, purtroppo, che sia un libro inutile.