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sabato, marzo 13

Amami se hai coraggio 

Ieri sera siamo andati a vedere questo film di Yann Samuell, scelto un po' per la locandina, un po' per esclusione e poi perché è francese, e i film francesi spesso sono interessanti.
Poi andare al cinema di venerdì sera in un multisala che ha in programmazione cose come Che ne sarà di noi, Non ti muovere, Big Fish ecc., e scegliere proprio questo film qua, avrebbe avuto come vantaggio che sicuramente non saremmo stati in tanti in sala.
E in effetti noi due eravamo completamente soli.
Non c'era mai successo, e magari una coppietta più giovane ne avrebbe approfittato diversamente che non come abbiamo fatto noi: per stravaccarsi con i piedi sulle poltroncine davanti, lasciare accesi i cellulari e fare i commenti a voce alta.
Comunque.
Il film.
E' strano, con un inizio coinvolgente e strabiliante. Ci sono delle sbavature: il tono, sempre sopra le righe, a tratti straborda o in un romanticismo eccessivo, o in un esagerato cinismo.
La storia è quella di un gioco di bambini, un gioco crudele e eccitante di sfide continue a chi osa fare la cosa più trasgressiva e pericolosa, in palio una scatola musicale, simbolo di un'infanzia mitica, comoda e felice, che ai due protagonisti non è toccata. E i due la riscattano, con il rifiuto di crescere, di cedere alle convenzioni, ad una serenità "facile".
E' un film che diverte, impressiona, in certi punti anche infastidisce, ma sicuramente non lascia indifferenti.
Bella l'atmosfera un po' kitch, bello il ritmo concitato. E bella, ovviamente, la colonna sonora: ovviamente perché si tratta di diverse variazioni sul tema della Vie en rose, dalla versione di Armstrong a quella più "noir" di Zazie.

Aggiornamento: ho trovato sul sito italiano del film un concorsino niente male: si vince un anno di cinema, ovvero una copia di ogni dvd del catalogo Mediafilm-Medusa 2004. Peccato non sia mai stata brava a scrivere sms.