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martedì, marzo 9

D. 

A lavorare con gli anziani succede di vederli andar via.
Con il signor D. avevo parlato la scorsa estate a lungo. Mi aveva raccontato in un'ora, con quella sintesi meravigliosa di cui sono dotate le persone di quell'età, praticamente tutta la sua vita, e non esagero nel dire che era stata una vita decisamente avventurosa e piena. Di viaggi, guerra, lavori e quattro figli, tutti maschi, come gli piaceva precisare, e ricordare che, interrogato il medico su questa che lui considerava una vera catastrofe, il fatto di non riuscire ad avere figlie femmine, lui gli aveva risposto: "D. anche se ne fai 10, li fai tutti uomini"; perciò rinunciarono a fare ulteriori tentativi, e credo che la moglie di D., direi giustamente stanca delle gravidanze e dei bambini da crescere, sarà stata grata al medico (bonariamente bugiardo o "lievemente" digiuno di scienza che fu).
Comunque, oggi ho saputo che il signor D. se n'è andato.
Gli auguro di aver trovato alla fine del suo ultimo viaggio una nuova casa accogliente e cose altrettanto belle di quelle che ha avuto qua. E a M., la "sua madonna", come lui la chiamava, di non soffrire troppo e di conservarne solo ricordi luminosi.