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giovedì, marzo 25

Sono anni che mi chiedo... 

... come mai il governo D'Alema appoggiò la guerra alla Serbia nel '99. E sono mesi che mi chiedo di cosa sia effettivamente cambiato da allora. In cosa la guerra in Iraq si distingue dalla guerra in Kosovo, insomma. E ancora in cosa queste due guerre si distinguono dalla guerra in Afghanistan. In giro si sentono dire una marea di puttanate. Cibo per porci distribuito da un sacco di porcari.

Da una parte i pacifisti che non riescono a vedere più in là del loro naso e della loro ideologia (comprendessero meglio le cose come stanno, forse saprebbero meglio come combatterle, accidenti a loro!), dall'altra la destra (e buona parte della stampa di regime) che grida allo scandalo, all'incoerenza da parte dei dirigenti del centro-sinistra, accusati di essere un giorno pacifisti e un giorno guerrafondai.

Allarghiamo le vedute, usciamo dall'Italia e pensiamo a Francia e Germania. Anche loro appoggiarono la guerra in Kosovo e hanno protestato per la guerra in Iraq. All'epoca sia Francia che Germania erano governati dai rispettivi partiti socialisti, anche se in Francia c'era la cosiddetta "coabitazione".
L'unica posizione "stabile" nelle due guerre è stata quella della Gran Bretagna.
Quindi se Blair è rimasto al fianco degli USA, Chirac ha cambiato posizione e Shoroeder pure.
Quindi se Berlusconi è rimasto al fianco degli Usa, Rutelli ha cambiato posizione e Fassino pure.
In Italia queste diverse anime sono state ben rappresentate dai due schieramenti politici.

Ma ancora mi chiedo: COSA E' CAMBIATO DA ALLORA?
Semplicemente una cosa: il presidente degli Stati Uniti d'America. All'epoca Clinton, oggi Bush jr. E il cambiamento non è di poco conto. La dottrina Clinton era molto diversa da quella di Bush jr.

Oggi assistiamo ad un tentativo di dare ordine al sistema internazionale estremamente autoritario: "O con noi o contro di noi" ha dichiarato più volte Bush negli ultimi mesi. Insomma, gli Usa di Bush reagiscono al caos internazionale anteponendo senza riserve la loro induscussa superiorità tecnologica, economica e bellica. E' una politica internazionale ben diversa da quella che fu di Clinton.

Clinton cercò di dare una stabilità al sistema internazionale cercando di rinforzare l'alleanza atlantica, di unire indissolubilmente l'Europa e gli Stati Uniti in un rapporto bilaterale di alleanza. E quale modo migliore esisteva se non rispolverare l'alleanza atlantica? La Nato nel 1999 non è più il vecchio cartello di paesi occidentali contrapposto al blocco Sovietico e in quel periodo gli Usa la rinvigorirono proprio per dar corpo al progetto bilaterale di Clinton.

Insomma, la Nato trovò nuovi "spazi" che ne giustificavano l'esistenza. E' facile notare come la guerra in Kosovo è stata la prima e unica guerra della Nato dalla sua nascita, nel 1949. All'epoca neppure si cercò il consenso dell'ONU, proprio perché la guerra doveva essere volontà della Nato, l'ordine internazionale doveva essere imposto dalla Nato. L'ordine internazionale doveva rispondere alla volontà degli Stati Uniti e degli alleati europei. Accanto a questo, il progetto di sinistra internazionale (chi se lo ricorda?). Progetto dei governanti Clinton, Blair, D'Alema, Shroeder, Jospin. Blair vide anche l'occasione per staccarsi dalla oramai storica subalternità inglese agli Usa, per iniziare così un percorso di vera collaborazione. Insomma, il progetto andava bene a tutta europa.

Con queste due variabili (Nato e Sinistra Internazionale) si spiega il perché del largo consenso comunitario alla guerra in Kosovo. Si spiega anche il perché della presenza dell'esercito russo voluta dal Cremlino e si spiega il perché la Cina all'epoca si oppose nettamente alla guerra.
La Russia doveva dimostrare che in ogni caso il mondo non poteva essere stabilizzato senza la loro partecipazione e la Cina non voleva assolutamente avallare il progetto di forte collaborazione tra Europa e Stati Uniti per dare ordine al sistema internazionale. Quel progetto automaticamente escludeva la Cina dai giochi e certo questo non poteva far piacere a Pechino.
Chi si ricorda dell'ambasciata Cinese bombardata dagli arei della Nato in Serbia?
Io non ho mai creduto che fosse un errore...

Ora il progetto è diverso. Ora gli Usa agiscono secondo la dottrina Bush ("o con noi o contro di noi"). In quest'ottica si spiega il perché del secco rifiuto di Francia e Germania e con questa chiave di lettura risalta all'occhio il riallineamento inglese alla vecchia posizione di subalternità rispetto alle politiche statunitensi.
Paradossalmente si potrebbe dire che Francia e Germania dal 1999 ad oggi non hanno cambiato posizione sulla politica internazionale, l'Inghilterra invece sì.

L'Europa si è sfaldata con la dottrina Bush. Si è trovata a fare i conti con la propria volontà di indipendenza da un lato e con la comunque necessaria amicizia con gli Usa dall'altro. Tra pochi mesi ci saranno le elezioni negli Stati Uniti e credo proprio che molti paesi europei saranno ansiosi di capire che aria tirerà nei prossimi quattro anni.