domenica, aprile 25
kill bill vol.2
Stavolta lascio scrivere la recensione ad un carissimo amico.
Non ci sono spoiler, buona lettura!
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Quentin Tarantino ha deciso di farci aspettare un po' prima di dirci come la sposa avrebbe ucciso Bill. Lui stesso ha affermato di non voler annoiare lo spettatore con un film lungo oltre quattro ore. Come tutti coloro che qualche mano sbucata da chissà quale parte dell'olimpo ha reso immortali grazie allo straordinario dono che si chiama talento, possiede qualcosa di altrettanto grande: l'umiltà.
Credo che se anche kill bill fosse durato 5 o 6 ore non mi sarei annoiato.
Gli aggettivi non renderebbero giustizia a quello che ho visto poco fa.
Più semplicemente mi sento di dire che quando vedi, ascolti un film scritto da qualcuno che sa rendere vera un'emozione e che con le parole e le immagini indurti a sperare che quella che stai vedendo non sarà la scena che precede i titoli di coda, dicevo mi sento di dire semplicemente grazie.
Peraltro la stessa sensazione o necessità che provo davanti ad un'opera d'arte resa tale dal genio dell'artista. Non capita spesso, grazie a dio, del resto anche De Andrè in quella canzone cantava più o meno: ''...come tutte le più belle cose vivesti tre giorni come le rose...''
Ora basta, il film é al cinema, può essere vostro.
Saluti,
Antonio Taviani
Non ci sono spoiler, buona lettura!
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Quentin Tarantino ha deciso di farci aspettare un po' prima di dirci come la sposa avrebbe ucciso Bill. Lui stesso ha affermato di non voler annoiare lo spettatore con un film lungo oltre quattro ore. Come tutti coloro che qualche mano sbucata da chissà quale parte dell'olimpo ha reso immortali grazie allo straordinario dono che si chiama talento, possiede qualcosa di altrettanto grande: l'umiltà.
Credo che se anche kill bill fosse durato 5 o 6 ore non mi sarei annoiato.
Gli aggettivi non renderebbero giustizia a quello che ho visto poco fa.
Più semplicemente mi sento di dire che quando vedi, ascolti un film scritto da qualcuno che sa rendere vera un'emozione e che con le parole e le immagini indurti a sperare che quella che stai vedendo non sarà la scena che precede i titoli di coda, dicevo mi sento di dire semplicemente grazie.
Peraltro la stessa sensazione o necessità che provo davanti ad un'opera d'arte resa tale dal genio dell'artista. Non capita spesso, grazie a dio, del resto anche De Andrè in quella canzone cantava più o meno: ''...come tutte le più belle cose vivesti tre giorni come le rose...''
Ora basta, il film é al cinema, può essere vostro.
Saluti,
Antonio Taviani