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venerdì, luglio 16

Sere d'estate 

Rapsodia per gigantiIeri sera siamo stati a Mercantia, come sempre uno spettacolo unico che merita di essere visto.
Questa volta ci siamo anche concessi il momento-ristoro, su una delle belle terrazze panoramiche, a base cibi caserecci, di cui Manuele ha fatto letteralmente razzia, facendomi fare la solita figuraccia (di quella che si porta a giro uno che nonostante i cento e passa chili sembra non mangiare da due giorni).
Gli artisti che abbiamo visto erano come sempre di ottima qualità. E, come sempre, siamo riusciti ad assistere a solo una minimissima parte delle cose che c'erano. Mi spiace di non aver visto niente con il fuoco, quest'anno, che è sempre il mio preferito, e ho letto di un trio di messicani che dovevano fare belle cose. E mi spiace anche per il circo dei Togni, ma c'era una tale ressa che non ci si poteva nemmeno avvicinare.
In compenso ci siamo gustati i prestigiatori (anzi i maghi!) della Corte dei miracoli, a quanto ci hanno detto l'unico teatro stabile di magia in Italia, e la Rapsodia per giganti, un balletto suggestivo e incredibile: questi due facevano sui trampoli delle cose che io mai nemmeno senza.
Ma, come sempre, la cosa più sorprendente da vivere, è l'atmosfera, incantata ed euforica, da carnevale medievale.


Questa sera, invece, abbiamo prenotato per il nuovo
spettacolo di Firenza Guidi: di lei e delle sue originali performance abbiamo scritto lo scorso anno qui e qui.
ed io sono un po' in apprensione.  Perché da lei non si sa mai cosa aspettarsi, in tutti i sensi: ovvero ti può arrivare in faccia una secchiata d'acqua, come ti puoi trovare ad assistere ad una cosa senza forza e noiosissima. E poi perché quest'anno il suo spettacolo, Bianco è ispirato a Cecità di Saramago, uno dei libri più belli che abbiamo mai letto, forse addirittura il più bello, e coinvolgente, e da lasciare senza fiato. E perciò l'apprensione è doppia, perché potenzialmente potrebbe essere uno spettacolo indimenticabile, come una enorme delusione.
Comunque, staremo a vedere, e semmai vi racconteremo.