sabato, ottobre 30
Porte aperte per chi parte...
Continuo a guardare O.C., non tanto perché mi piaccia veramente, più per avere qualcosa da seguire, visto che al momento non ho nuove serie tv a cui star dietro. E poi gli autori (vecchie volpi della "trash tv", a quanto pare) alternano puntate carine e godibili a vere stupidaggini, così non riesco a staccarmene completamente.
Ad ogni modo, le due cose che, a mio immodesto parere di "svezzata a telefilm americani e cartoni giapponesi", proprio non funzionano qui sono: uno, che non c'è una vera protagonista femminile in cui potersi identificare, dal momento che Marissa è di un'antipatia unica e Summer è appena troppo "sopra le righe". Due, la ripetitività, non tanto a livello di storia, che andrebbe anche bene, ma di scene: quasi tutto si svolge tra la cucina dei Cohen e varie soglie di portoni di casa. Magari così risparmiano sull'allestimento del set, ma a me dànno un senso di transitorietà tutte queste porte che si aprono e chiudono, e quindi di una vicenda che rimane perennemente in sala di attesa senza decollare.
Ad ogni modo, le due cose che, a mio immodesto parere di "svezzata a telefilm americani e cartoni giapponesi", proprio non funzionano qui sono: uno, che non c'è una vera protagonista femminile in cui potersi identificare, dal momento che Marissa è di un'antipatia unica e Summer è appena troppo "sopra le righe". Due, la ripetitività, non tanto a livello di storia, che andrebbe anche bene, ma di scene: quasi tutto si svolge tra la cucina dei Cohen e varie soglie di portoni di casa. Magari così risparmiano sull'allestimento del set, ma a me dànno un senso di transitorietà tutte queste porte che si aprono e chiudono, e quindi di una vicenda che rimane perennemente in sala di attesa senza decollare.