mercoledì, novembre 24
La memoria è una bella cosa se uno non deve fare i conti con il passato
Vidi Prima dell'alba al liceo, a diciassette anni, una domenica pomeriggio con le mie amiche del cuore di allora (con le quali adesso, per varie e dimenticate ragioni, non ci parliamo più).
Lo ricordavo come un film bellissimo, emozionante, romantico: un incontro che ogni ragazza desidererebbe fare, una notte che tutte sognamo, in una città sconosciuta, a parlare di tutto con uno sconosciuto (bello come Ethan Hawke, poi). Con un finale perfetto: i due si salutano, non si dicono addio, forse si rivedranno, tra sei mesi, sempre lì... chissà se.
Before Sunset soddisfa pienamente le curiosità dello spettatore: si viene a sapere di come è andata poi tra Jesse e Celine, cosa sono diventati nel frattempo, e poi si hanno ancora due ore da passare insieme a loro, questa volta a Parigi, questa volta in un tardo pomeriggio.
Il film non è piaciuto molto a quelli che era con noi in sala: ho sentito un sacco di proteste. E mi chiedo cosa cerca la gente, perché va a vedere un film seguito di un altro senza aver visto il primo, o se ha visto il primo ugualmente cosa si può aspettare di diverso dal secondo.
Invece questo film è esattamente quello che mi aspettavo, che volevo: ricordarmi di un film che avevo tanto amato, che non è il capolavoro del secolo, che è un normale filmetto romantico, intelligente e non banale, ma iperzuccheroso e lento, che però può emozionare e piacere, specie a diciassette anni.
Before Sunset rispetto al primo ha un po' più ritmo, un po' meno originalità e dialoghi ugualmente carini. Julie Delpy è praticamente identica a nove anni fa, bella uguale, non sembra invecchiata né ingrassata o dimagrita di un etto. Ethan Hawke invece è smagritissimo, fa impressione. Il finale rimane ancora una volta aperto.
Io sono soddisfatta così.
Lo ricordavo come un film bellissimo, emozionante, romantico: un incontro che ogni ragazza desidererebbe fare, una notte che tutte sognamo, in una città sconosciuta, a parlare di tutto con uno sconosciuto (bello come Ethan Hawke, poi). Con un finale perfetto: i due si salutano, non si dicono addio, forse si rivedranno, tra sei mesi, sempre lì... chissà se.
Before Sunset soddisfa pienamente le curiosità dello spettatore: si viene a sapere di come è andata poi tra Jesse e Celine, cosa sono diventati nel frattempo, e poi si hanno ancora due ore da passare insieme a loro, questa volta a Parigi, questa volta in un tardo pomeriggio.
Il film non è piaciuto molto a quelli che era con noi in sala: ho sentito un sacco di proteste. E mi chiedo cosa cerca la gente, perché va a vedere un film seguito di un altro senza aver visto il primo, o se ha visto il primo ugualmente cosa si può aspettare di diverso dal secondo.
Invece questo film è esattamente quello che mi aspettavo, che volevo: ricordarmi di un film che avevo tanto amato, che non è il capolavoro del secolo, che è un normale filmetto romantico, intelligente e non banale, ma iperzuccheroso e lento, che però può emozionare e piacere, specie a diciassette anni.
Before Sunset rispetto al primo ha un po' più ritmo, un po' meno originalità e dialoghi ugualmente carini. Julie Delpy è praticamente identica a nove anni fa, bella uguale, non sembra invecchiata né ingrassata o dimagrita di un etto. Ethan Hawke invece è smagritissimo, fa impressione. Il finale rimane ancora una volta aperto.
Io sono soddisfatta così.