martedì, novembre 16
Vera Drake
Il segreto di Vera Drake è un buon film ma non eccellente, parla di un tema "difficile" ma senza andare troppo in profondità, illustra bene uno spaccato storico e sociale ma lo fa in modo accademico, e non emoziona più di tanto.
La signora Drake è una pimpante madre di famiglia, dolce e altruista, sempre pronta ad aiutare tutti, anche le giovani "in difficoltà", pronta ad aiutare senza ricevere niente in cambio, e senza preoccuparsi della legge e delle conseguenze.
Non è un personaggio che faccia poi così simpatia, a dir la verità, a me almeno: ammetto di aver pensato più di una volta "ma che stupida!", trovandomi così d'accordo con l'antipatica, egoista e superficiale, cognata di Vera.
I personaggi e le situazioni di contorno sono migliori: la figlia un po' "dumb" con il fidanzato (la scena in cui lui la chiede in moglie è molto divertente), il figlio estroverso e giustamente risentito con la madre, il cognato succube della moglie un po' strega (sempre quella di cui dicevo prima).
Buono il tema "sociale" del contrasto tra la classe proletaria della protagonista e la borghesia, rappresentata dalle famiglia presso le quali Vera presta servizio, le cui figlie possono permettersi di interrompere le loro gravidanze in modo sicuro, anche se ugualmente illegale, presso strutture ospedaliere.
In definitiva, un film che si fa guardare, interpretato bene (la Coppa Volpi a Imelda Staunton mi sembra meritata), ma che si mantiene su un livello medio e, ripeto, accademico.
La signora Drake è una pimpante madre di famiglia, dolce e altruista, sempre pronta ad aiutare tutti, anche le giovani "in difficoltà", pronta ad aiutare senza ricevere niente in cambio, e senza preoccuparsi della legge e delle conseguenze.
Non è un personaggio che faccia poi così simpatia, a dir la verità, a me almeno: ammetto di aver pensato più di una volta "ma che stupida!", trovandomi così d'accordo con l'antipatica, egoista e superficiale, cognata di Vera.
I personaggi e le situazioni di contorno sono migliori: la figlia un po' "dumb" con il fidanzato (la scena in cui lui la chiede in moglie è molto divertente), il figlio estroverso e giustamente risentito con la madre, il cognato succube della moglie un po' strega (sempre quella di cui dicevo prima).
Buono il tema "sociale" del contrasto tra la classe proletaria della protagonista e la borghesia, rappresentata dalle famiglia presso le quali Vera presta servizio, le cui figlie possono permettersi di interrompere le loro gravidanze in modo sicuro, anche se ugualmente illegale, presso strutture ospedaliere.
In definitiva, un film che si fa guardare, interpretato bene (la Coppa Volpi a Imelda Staunton mi sembra meritata), ma che si mantiene su un livello medio e, ripeto, accademico.