mercoledì, dicembre 8
Ferro 3 - La casa vuota
Questa bella immagine l'ho rubata al sito degli Spietati, che ringrazio.
Stimolati dall'entusiasmo di alcuni Cinebloggers ieri sera siamo partiti in missione al Fiorella Cinema Atelier a Firenze, unica sala in tutta la toscana a proiettare Bin-jip, l'ultimo lavoro di Kim Ki-duk, presentato a Venezia questa estate.
Oltretutto da svariati mesi volevo vedere (sempre per lo stesso motivo) la sua precedente fatica. Problema che risolverò presto, visto che alla cassa del cinema ieri sera era possibile acquistare a 15 euro il DVD di Primavera, Estate, Autunno, Inverno... E ancora primavera.
Ma parliamo di Ferro 3. E' un capolavoro, inutile nascondersi dietro le parole.
E' un film delizioso e coinvolgente. E' difficile descriverlo senza raccontarlo, perché è impossibile rendere l'atmosfera delle immagini, così sottile e fragile, senza parlare della trama. Mi è piaciuto molto lo sfondo cupo, silenzioso, malinconico, solitario, come una tela scura interrotta da poche ma forti pennellate di rumore, allegria, vigore. Un applauso al regista, Kim Ki-duk che è riuscito a tirar fuori il meglio senza una caduta di tono, senza una sbavatura. E' la prima volta che mi capita di vedere al cinema interi minuti di silenzio senza annoiarmi, perché il film ha ritmo e la narrazione scivola via piacevole.
La trama, fondamentalmente, è da pazzi e immagino che per apprezzarla veramente lo spettatore debba tirar fuori a sua volta un pizzico di follia dalla propria testa. La storia però nasconde in sé anche molte stimolanti allegorie e più livelli di lettura, sia visivi che narrativi. Non voglio dire di più, però mi piacerebbe parlarne con qualcuno che ha già visto questo piccolo gioiello.
Un'ultima postilla. Quando ho visto Il segreto di Vera Drake, il vincitore di Venezia 2004 e dopo aver letto delle pretese di Leone d'Oro per Le chiavi di casa (AHAHAHA!) e ancor più dopo la visione di Eros, ho pensato che quest'anno Venezia avesse fatto un mezzo flop. E questo capolavoro? Come ha fatto a passare così sotto silenzio? E soprattutto, per quale ragione divina non ha vinto tutto quello che c'era da vincere?
Stimolati dall'entusiasmo di alcuni Cinebloggers ieri sera siamo partiti in missione al Fiorella Cinema Atelier a Firenze, unica sala in tutta la toscana a proiettare Bin-jip, l'ultimo lavoro di Kim Ki-duk, presentato a Venezia questa estate.
Oltretutto da svariati mesi volevo vedere (sempre per lo stesso motivo) la sua precedente fatica. Problema che risolverò presto, visto che alla cassa del cinema ieri sera era possibile acquistare a 15 euro il DVD di Primavera, Estate, Autunno, Inverno... E ancora primavera.
Ma parliamo di Ferro 3. E' un capolavoro, inutile nascondersi dietro le parole.
E' un film delizioso e coinvolgente. E' difficile descriverlo senza raccontarlo, perché è impossibile rendere l'atmosfera delle immagini, così sottile e fragile, senza parlare della trama. Mi è piaciuto molto lo sfondo cupo, silenzioso, malinconico, solitario, come una tela scura interrotta da poche ma forti pennellate di rumore, allegria, vigore. Un applauso al regista, Kim Ki-duk che è riuscito a tirar fuori il meglio senza una caduta di tono, senza una sbavatura. E' la prima volta che mi capita di vedere al cinema interi minuti di silenzio senza annoiarmi, perché il film ha ritmo e la narrazione scivola via piacevole.
La trama, fondamentalmente, è da pazzi e immagino che per apprezzarla veramente lo spettatore debba tirar fuori a sua volta un pizzico di follia dalla propria testa. La storia però nasconde in sé anche molte stimolanti allegorie e più livelli di lettura, sia visivi che narrativi. Non voglio dire di più, però mi piacerebbe parlarne con qualcuno che ha già visto questo piccolo gioiello.
Un'ultima postilla. Quando ho visto Il segreto di Vera Drake, il vincitore di Venezia 2004 e dopo aver letto delle pretese di Leone d'Oro per Le chiavi di casa (AHAHAHA!) e ancor più dopo la visione di Eros, ho pensato che quest'anno Venezia avesse fatto un mezzo flop. E questo capolavoro? Come ha fatto a passare così sotto silenzio? E soprattutto, per quale ragione divina non ha vinto tutto quello che c'era da vincere?