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mercoledì, marzo 2

A questo punto mi aspetto solo le tagliatelle di nonna Pina 

Son di rito giusto due o tre commentini sparsi sulla prima serata di San Remo.
Intanto: spettacolo e canzoni insieme come livello si appiattiscono sul medio basso, alternando momenti di colpo di sonno a momenti di ilarità, questi ultimi per merito non di Bonolis, però, o delle preparate (male) gag con la Clerici.
La Clerici è la migliore del trio femminile, comunque, ma certo, ed ecco a cosa son dovuti i momenti di ilarità, la bimbetta dislessica con le labbra rifatte dallo stesso chirurgo della Moric non la si può considerare seriamente, così come non si può giudicare l'unico agghiacciante collegamento con Miss Italia dalla giuria demoscopica (oltre tutto vestita e pettinata malissimo, la Cristina non la giuria).
Ma dicevo della Clerici, è sempre la migliore lei: i vestiti erano stupendi, specie quello blu che le donava decisamente di più come colore, così come il trucco e la sua solita pettinatura, perfetta. Mi auguro comunque che da qui a sabato almeno una volta mi canti "Le tagliatelle di nonna Pina" o sennò non son contenta.
Le canzoni: zero sorprese. Bella quella di Renga. Delusione per la nuova cantante dei Matia Bazar: esagerata, troppo Mina-style, e non si è capito neanche una parola. E mezza delusione per Niky Nicolai ecc. che non conoscevo ma da un jazz quartet mi aspettavo tutt'altro. Nicola Arigliano: mito!