<$BlogRSDURL$>

mercoledì, giugno 15

Falsi miti 

Non so perché nel mio immaginario 28 giorni dopo era diventato una sorta di film di culto, che dovevo vedere assolutamente. Oltre tutto non mi sembra che qualcuno me ne abbia mai parlato in toni così entusiastici, anche se effettivamente me ne hanno parlato, anzi è uno di quei film che inspiegabilmente nelle conversazioni cinefile ogni tanto salta fuori. E poi, dopo averlo visto l'altra sera, mi sono ricordata che a suo tempo quando uscì al cinema lo scartai perché il mio intuito non me lo aveva reso affatto attraente.
E avevo ragione.
L'unica cosa veramente interessante è, e poi mi sono ricordata anche che di questo alla fine tutti parlano quando accennano a questo film, la splendida passeggiata iniziale nella Londra deserta: gli scorci delle architetture, la penombra, il misterioso immobilismo della città abbandonata. Dal momento in cui tutto è rivelato diventa un film splatter uguale a tanti altri, che non sa veramente di nulla.
Forse era meglio non vederlo, avrei continuato a figurarmi che Danny Boyle avesse fatto almeno un film bello.