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venerdì, dicembre 2

Harry Potter e il calice di fuoco (Attenzione allo spoiler!) 

L'ultimo episodio di Harry Potter è divertente, sicuramente, per la piega che prendono gli eventi che vedono come protagonisti i maghetti ormai adolescenti, prede delle prime cotte, dei primi battibecchi amorosi. E da questo punto di vista non si fanno mancare niente: ballo studentesco, con relativa corsa all'accaparramento delle ragazze più belle, relativa imbranataggine dei maschietti ancora acerbi e timidi, incapaci di guardare più in là del proprio naso (tradotto: incapaci di vedere che la ragazza più attraente è poi l'amica di sempre).
La stessa storia, quindi (a tratti sembrerebbe quasi una puntata di Dawson's Creek ), che comunque fa sempre piacere rivedere e che in un contesto come quello di Hogwart spicca deliziosamente per contrasto.
In tutto questo però ciò che ne risente è, secondo me, il tema portante della saga potteriana: ovvero la magia e l'eterno scontro tra bene e male.
Tutti gli spunti che riconducono a questo filone sono trattati in modo troppo approssimativo: dal "Torneo tre maghi" allo scontro (atteso per quattro film interi) col cattivissimo Voldemort. Tutta la seconda parte del film, dopo la scena del ballo, precipita troppo velocemente, tanto che alcuni passaggi proprio si stentanto a capire e soprattutto non preparano adeguatamente al drammatico finale, in cui la morte è sbattuta in faccia allo spettatore troppo, davvero troppo, brutalmente.
Due cose quindi, concludo: che non mi stupisco del fatto che il film sia stato vietato ai minori di quattordici anni in Inghilterra, e che Newell è più abile nei temi leggeri che non in quelli più cupi.
Comunque, il film è in generale più che soddisfacente.