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giovedì, dicembre 1

Requiem for a dream 

Rispondo all'appello di Kekkoz, con la mia recensione, molto in ritardo, di questo film, visto circa un anno fa.
Nemmeno a me è piaciuto, ed avevo come attenuante, rispetto a Kekkoz, la non aspettativa: non ricordo di averne sentito parlare tantissimo, né tanto bene. Ricordavo a mala pena che esistesse un film con quel titolo. Me lo impose Manuele, e a lui piacque.
Lui, oltre tutto, è convinto che a me non sia piaciuto solo per le scene "troppo schifose", come se un braccio in cancrena mi pregiudicasse un giudizio (ho visto di peggio): che poi, a dir la verità, la scena che più mi ha scosso, da quel punto di vista, è quella che vede coinvolta la dolce Jennifer Connelly in quella specie di gara orgiastica...
Ma, a parte questo, quello che non mi è piaciuto di questo film è che tratta un tema fin troppo facile e abusato, dal quale oramai ci si aspetta qualcosa di più, di diverso che non la semplice esposizione di sostanze, allucinazioni, astinenze, ecc. ecc. E soprattutto umanità, passioni vere: e non una perfetta sceneggiatura, orchestrata e curata al minimo dettaglio, così da chiudere in bellezza il cerchio, come un balletto eseguito senza errori.
In generale, è difficile che mi piacciano questi film: per un po' ho creduto che non mi piacessero i film "sui drogati" perché ero troppo moralista, poi ho capito che in realtà sono questi film ad esserlo. Non mettono mai in piazza persone reali, con problemi reali, ma sempre situazioni estreme, sempre personaggi troppo fuori, troppo lontani da chiunque, che non si capiscono e non si possono amare, degli idioti che meritano la fine che fanno.
Anche Requiem for a dream ha essenzialmente questo come difetto, per il resto è fatto davvero, anzi pure troppo, come già detto, bene.