martedì, febbraio 21
Prime

La storia d'amore tra i due protagonisti è analizzata ai raggi x, in tutti i suoi più profondi coinvolgimenti, ma con delicatezza e senza appesantire con troppi inutili moralismi, anche là dove la passione si va a scontrare con la quotidianità e le differenze, d'età, d'educazione e di aspettative per il futuro, diventano troppo difficili da superare. La prova non era semplice, e il rischio di cadere sul melodrammatico viene abilmente eluso.
La cornice è una New York incantevole, come quella del miglior Allen, e gli attori, specialmente le due protagoniste femminili, offrono davvero il meglio di sé.
Il difetto che questa pellicola porta con sé sta secondo me nella troppa "distanza" che viene interposta tra lo spettatore e la storia raccontata: è come se ci si trovasse a "spiarla" da un buco della serratura, senza però potersi avvicinare a toccarla. Non so spiegarmi come questo effetto che io ho sentito sia stato ottenuto, e perché in me non ci sia stato un coinvolgimemnto maggiore, ma al di là delle piacevoli due ore che ho trascorso nel cinema, questa storia, ripeto scritta, girata e recitata davvero bene, mi è letteralmente scivolata addosso.