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domenica, febbraio 26

Syriana 

Stephen Gaghan, già sceneggiatore di Traffic, è questa volta alla regia di un film decisamente fascinoso, anche se non facile da seguire, vista la varietà e la complessità delle vicende narrate.
Perché anche Syriana, come Traffic, è un film "corale", in cui il tema trattato, questa volta il mercato petrolifero internazionale, con tutte (o meglio quasi) le sue macchinazioni, corruzioni, implicazioni politiche, è visto da tutti (o meglio quasi) i possibili punti di vista: dalle compagnie petrolifere, agli agenti della CIA, agli hezbollah, ai terroristi kamikaze, ai consulenti finanziari, agli alti ufficiali governativi. Tutta una complicata macchina il cui funzionamento è ignorato dai singoli ingranaggi: ovvero i protagonisti delle varie storie che vengono raccontate, storie molto umane e "tragiche", nel senso shakespeariano del termine, che toccano il massimo della loro liricità nello scontato quanto drammatico epilogo.
Bella prova, questa volta, della ormai rodata produzione Soderbergh-Clooney, e bella recitazione quella di Clooney, che almeno un'Oscar quest'anno se lo dovrebbe guadagnare.