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domenica, luglio 11

7/7/04 - Arezzo Wave 

Finalmente quest'anno ci siamo riusciti ad andarci, ad Arezzo Wave. E così Manuele ha spuntato la prima voce del suo promemoria.
Intanto ammetto di non essere granché soddisfatta: una manifestazione così a trecentossessanta gradi, che è rappresentazione di tutte le arti possibili, io l'avrei voluta vivere un po' di più, e non solo andando a sentire i concerti del palco principale, ma assaporando anche un po' dell'ambiente di questi giorni, l'incontro degli artisti, le altre manifestazioni collaterali, di teatro, di letteratura. Ma sarebbe stato più complicato... sarà magari per un'altra volta.
I concerti: ascoltare una performance di una sola mezz'ora per musicista è certo limitante, ma è il brutto e il bello insieme di questi festival.
A questo sintetico e mirato commento di Niuw, aggiungo che i P.G.R. dal vivo non li avevo mai visti e sono davvero bravi, diversissimi da come li immaginavo (cioè più "casinar-punk"), con una carica carismatica davvero forte (mi spiace però che non hanno fatto la mia canzone preferita, non la loro più bella, che è Per me lo so, del primo periodo CCCP).
Aggiungo poi che Caparezza è fortunato ad avere un gran talento: la naturale capacità di saper comunicare con la gente che lo accomuna con i grandi artisti pop, in più sa nelle sue canzoni giocare con le parole da fare invidia. Mi spiace che abbia annullato il suo concerto a Fucecchio (in occasione di Marea) del 30 giugno (immagino che con più tempo a disposizione avrebbe davvero fatto un bello spettacolo).
Ultima cosa: ai panini con la salsiccia offerti dall'organizzazione a 3,50 € e almeno una mezz'ora di fila, ho preferito quelli del barbecue dell'associazione dei milanisti poco fuori lo stadio (3 € e zero fila).