venerdì, dicembre 31
Buon 2005!
Il capodanno noi lo passeremo tra amici, festeggiando e brindando alla mezzanotte, augurandoci di stare tutti bene e di essere felici, in modo tranquillo e sobrio, come più o meno abbiamo sempre fatto e ci piace fare.
Auguri a tutti i diciassette-lettori!
mercoledì, dicembre 29
Closer
Closer, il film di Mike Nichols, è uno di quei film che ti fregano: nonostante ne hai letto abbastanza male, e ci credi, pensi che comunque ci sono Jude Law, e la Roberts, e la Portman, e Re Artù, e che essendo tratto da una pièce teatrale magari è particolare, raffinato... Insomma pensi che ti possa piacere in qualche modo. E finisci quindi per andarci.
Anche perché in questo periodo, con le sale piene di film già visti e di quelli che non vogliamo vedere, e niente che esce, non ci rimane poi grande scelta.
Closer è un film verboso e improbabile, con quattro personaggi che sono troppo stereotipati e mentalmente disturbati per attirare un minimo di simpatie. La storia è schematizzata in una serie di scambi di battute a due: lui-lei, lui-l'altra, lei-l'altra, l'altro-l'altra... fino ad esaurire tutti i possibili abbinamenti e tutta la scorta di pazienza. In più dilatata nel tempo (quattro anni) e ristretta in cinque o sei interni al massimo.
Il tutto rispondeva originariamente a esigenze teatrali, è chiaro, ma nella versione cinematografica non si traduce in niente di interessante, anzi.
Anche perché in questo periodo, con le sale piene di film già visti e di quelli che non vogliamo vedere, e niente che esce, non ci rimane poi grande scelta.
Closer è un film verboso e improbabile, con quattro personaggi che sono troppo stereotipati e mentalmente disturbati per attirare un minimo di simpatie. La storia è schematizzata in una serie di scambi di battute a due: lui-lei, lui-l'altra, lei-l'altra, l'altro-l'altra... fino ad esaurire tutti i possibili abbinamenti e tutta la scorta di pazienza. In più dilatata nel tempo (quattro anni) e ristretta in cinque o sei interni al massimo.
Il tutto rispondeva originariamente a esigenze teatrali, è chiaro, ma nella versione cinematografica non si traduce in niente di interessante, anzi.
venerdì, dicembre 24
Come rompere l'incantesimo
Riguardo l'incantesimo di cui scivevo l'altro ieri, non c'è bisogno dell'esorcista. Certo, non era riuscita a romperlo la spedizione a Empoli di mercoledì pomeriggio tra folle isteriche e negozianti impazziti, o la scrittura di diciassette bigliettini d'auguri con relativa affrancatura a mezzo saliva, o il continuo ripensamento riguardo la destinazione dei regali, o che già sto appesantita al pensiero dei bagordi dei prossimi giorni.
C'è perfettamente riuscito, invece, un orribile herpes, spuntatomi ieri mattina sul labbro superiore: Dio lo benedica.
C'è perfettamente riuscito, invece, un orribile herpes, spuntatomi ieri mattina sul labbro superiore: Dio lo benedica.
mercoledì, dicembre 22
L'incantesimo del Natale
E' così ogni anno. Ogni volta penso che non sarà più possibile, che ormai sono troppo grande e annoiata, che certe cose, sentimentalismi insignificanti, non mi toccheranno più.
Eppure ogni anno ci ricado, dentro fino al collo, in questo melensissimo clima natalizio, di buoni sentimenti e allegria ebete.
Succede per caso, in un momento a caso della settimana che precede il venticinque di dicembre: o mentre faccio l'albero litigando con mia sorella per come vanno messe le luci, o quando il mio babbo mette su il logoro e orrendo trentatre giri con le canzoni natalizie, o mentre ragiono con mamma del menù per il pranzo, oppure m'imbatto per caso in un vecchio film alla televisione, o mi capitano in mano vecchi libri di quand'ero bambina, tipo Piccole donne o Robin Hood .
Ogni anno il motivo è diverso, ma io finisco per risentirmi allo stesso modo: commossa, felice, languidamente propensa a buone azioni e tutta vibrante di buon vecchio spirito natalizio.
Quest'anno è successo durante la festa che abbiamo organizzato per i centri degli anziani: festa di fine anno per farsi gli auguri, bella cornice del convento dei frati francescani, immenso presepe d'arte, coro di bambini e babbo natale.
Proprio mentre cantavano queste ragazzine bravissime, dirette da un talentuoso soprano, le solite canzoni di Natale... è risuccesso l'irreparabile e mi sono ritrovata, come in trance, a battere le mani sul ritornello di Jingle bells a distribuire entusiasticamente auguri e sorrisi, baci e abbracci, a brindare con spumante dolce in bicchieri di plastica e addentare pandori (ahi!).
C'è qualcosa di stregato nel Natale, sempre pensato: il prossimo anno mi premunisco con buon anticipo di un esorcista.
Buone feste a tutti, eh!
Eppure ogni anno ci ricado, dentro fino al collo, in questo melensissimo clima natalizio, di buoni sentimenti e allegria ebete.
Succede per caso, in un momento a caso della settimana che precede il venticinque di dicembre: o mentre faccio l'albero litigando con mia sorella per come vanno messe le luci, o quando il mio babbo mette su il logoro e orrendo trentatre giri con le canzoni natalizie, o mentre ragiono con mamma del menù per il pranzo, oppure m'imbatto per caso in un vecchio film alla televisione, o mi capitano in mano vecchi libri di quand'ero bambina, tipo Piccole donne o Robin Hood .
Ogni anno il motivo è diverso, ma io finisco per risentirmi allo stesso modo: commossa, felice, languidamente propensa a buone azioni e tutta vibrante di buon vecchio spirito natalizio.
Quest'anno è successo durante la festa che abbiamo organizzato per i centri degli anziani: festa di fine anno per farsi gli auguri, bella cornice del convento dei frati francescani, immenso presepe d'arte, coro di bambini e babbo natale.
Proprio mentre cantavano queste ragazzine bravissime, dirette da un talentuoso soprano, le solite canzoni di Natale... è risuccesso l'irreparabile e mi sono ritrovata, come in trance, a battere le mani sul ritornello di Jingle bells a distribuire entusiasticamente auguri e sorrisi, baci e abbracci, a brindare con spumante dolce in bicchieri di plastica e addentare pandori (ahi!).
C'è qualcosa di stregato nel Natale, sempre pensato: il prossimo anno mi premunisco con buon anticipo di un esorcista.
Buone feste a tutti, eh!
lunedì, dicembre 20
Rosemary Kidman e il ritorno dell'orco
Questo fine settimana abbiamo visto due film: l'atteso Shrek 2 e il nuovo film con la Kidman, Birth, che ci incuriosiva e prometteva bene perché c'era lei, pensando che non avrebbe scelto, e proprio sotto Natale, una sceneggiatura brutta (ci eravamo dimenticati della Macchia umana ).
L'orco Shrek è ancora una volta spassosissimo, dissacrante, vivace. Certo non c'è più l'effetto novità, ma in compenso ci sono dei personaggi strepitosi: la Fata Madrina e Principe Charming in primis, e non male anche il Gatto con gli stivali (mi piacerebbe sentirlo con la con la voce di Banderas).
Per quanto riguarda Birth, posso dire che raramente mi capita di leggere su FilmUp una recensione negativa: sono piuttosto buonisti. Quando capita, come in questo caso, vuol dire che il film è davvero messo male. L'unica scena davvero bella è quella di lei vestita da sposa sulla spiaggia deserta; e l'unico momento in cui mi sono un po' riavuta dal torpore è stato quando Danny Huston prende a sculacciate l'orribile bimbetto (grande!)
L'orco Shrek è ancora una volta spassosissimo, dissacrante, vivace. Certo non c'è più l'effetto novità, ma in compenso ci sono dei personaggi strepitosi: la Fata Madrina e Principe Charming in primis, e non male anche il Gatto con gli stivali (mi piacerebbe sentirlo con la con la voce di Banderas).
Per quanto riguarda Birth, posso dire che raramente mi capita di leggere su FilmUp una recensione negativa: sono piuttosto buonisti. Quando capita, come in questo caso, vuol dire che il film è davvero messo male. L'unica scena davvero bella è quella di lei vestita da sposa sulla spiaggia deserta; e l'unico momento in cui mi sono un po' riavuta dal torpore è stato quando Danny Huston prende a sculacciate l'orribile bimbetto (grande!)
mercoledì, dicembre 15
Ti dico che YES
In questo momento vorrei aver frequentato un istituto commerciale invece del liceo, così avrei imparato la stenografia, oppure essere brava a digitare come Manuele, che è velocissimo, non guarda la tastiera e non fa un errore (vabbè, qualcuno sì).
Mi sarebbe molto più facile sbobinare per intero quattro ore di parlato televisivo...
Oppure potrei pagare e scaricarmi questo programmino: il Dottor Vladimir Shahidzhanjanl dà fiducia... anche solo imparare a digitare il suo nome (qua ho fatto copia-incolla) sarebbe un successo.
Mi sarebbe molto più facile sbobinare per intero quattro ore di parlato televisivo...
Oppure potrei pagare e scaricarmi questo programmino: il Dottor Vladimir Shahidzhanjanl dà fiducia... anche solo imparare a digitare il suo nome (qua ho fatto copia-incolla) sarebbe un successo.
martedì, dicembre 14
Apatia natalizia
A differenza del mio amico Samuele che invidio tanto, a me questo natale sta portando solo apatia.
Non che abbia mai fatto salti di gioia, ma stavolta la sindrome antinatalizia è più grave del previsto.
Ma il problema è un altro. Perché c'è un risvolto molto grave in tutto questo. Per esperienza ho notato che meno sento il natale e più spenderei per fare regali. E quest'anno non c'ho un soldo... insomma, stavolta sta natività devo farmela arrivare al cuore in tutte le maniere, pena la bancarotta
-___-'
Non che abbia mai fatto salti di gioia, ma stavolta la sindrome antinatalizia è più grave del previsto.
Ma il problema è un altro. Perché c'è un risvolto molto grave in tutto questo. Per esperienza ho notato che meno sento il natale e più spenderei per fare regali. E quest'anno non c'ho un soldo... insomma, stavolta sta natività devo farmela arrivare al cuore in tutte le maniere, pena la bancarotta
-___-'
lunedì, dicembre 13
Meglio tardi
Che mai
mercoledì, dicembre 8
Ferro 3 - La casa vuota
Questa bella immagine l'ho rubata al sito degli Spietati, che ringrazio.
Stimolati dall'entusiasmo di alcuni Cinebloggers ieri sera siamo partiti in missione al Fiorella Cinema Atelier a Firenze, unica sala in tutta la toscana a proiettare Bin-jip, l'ultimo lavoro di Kim Ki-duk, presentato a Venezia questa estate.
Oltretutto da svariati mesi volevo vedere (sempre per lo stesso motivo) la sua precedente fatica. Problema che risolverò presto, visto che alla cassa del cinema ieri sera era possibile acquistare a 15 euro il DVD di Primavera, Estate, Autunno, Inverno... E ancora primavera.
Ma parliamo di Ferro 3. E' un capolavoro, inutile nascondersi dietro le parole.
E' un film delizioso e coinvolgente. E' difficile descriverlo senza raccontarlo, perché è impossibile rendere l'atmosfera delle immagini, così sottile e fragile, senza parlare della trama. Mi è piaciuto molto lo sfondo cupo, silenzioso, malinconico, solitario, come una tela scura interrotta da poche ma forti pennellate di rumore, allegria, vigore. Un applauso al regista, Kim Ki-duk che è riuscito a tirar fuori il meglio senza una caduta di tono, senza una sbavatura. E' la prima volta che mi capita di vedere al cinema interi minuti di silenzio senza annoiarmi, perché il film ha ritmo e la narrazione scivola via piacevole.
La trama, fondamentalmente, è da pazzi e immagino che per apprezzarla veramente lo spettatore debba tirar fuori a sua volta un pizzico di follia dalla propria testa. La storia però nasconde in sé anche molte stimolanti allegorie e più livelli di lettura, sia visivi che narrativi. Non voglio dire di più, però mi piacerebbe parlarne con qualcuno che ha già visto questo piccolo gioiello.
Un'ultima postilla. Quando ho visto Il segreto di Vera Drake, il vincitore di Venezia 2004 e dopo aver letto delle pretese di Leone d'Oro per Le chiavi di casa (AHAHAHA!) e ancor più dopo la visione di Eros, ho pensato che quest'anno Venezia avesse fatto un mezzo flop. E questo capolavoro? Come ha fatto a passare così sotto silenzio? E soprattutto, per quale ragione divina non ha vinto tutto quello che c'era da vincere?
Stimolati dall'entusiasmo di alcuni Cinebloggers ieri sera siamo partiti in missione al Fiorella Cinema Atelier a Firenze, unica sala in tutta la toscana a proiettare Bin-jip, l'ultimo lavoro di Kim Ki-duk, presentato a Venezia questa estate.
Oltretutto da svariati mesi volevo vedere (sempre per lo stesso motivo) la sua precedente fatica. Problema che risolverò presto, visto che alla cassa del cinema ieri sera era possibile acquistare a 15 euro il DVD di Primavera, Estate, Autunno, Inverno... E ancora primavera.
Ma parliamo di Ferro 3. E' un capolavoro, inutile nascondersi dietro le parole.
E' un film delizioso e coinvolgente. E' difficile descriverlo senza raccontarlo, perché è impossibile rendere l'atmosfera delle immagini, così sottile e fragile, senza parlare della trama. Mi è piaciuto molto lo sfondo cupo, silenzioso, malinconico, solitario, come una tela scura interrotta da poche ma forti pennellate di rumore, allegria, vigore. Un applauso al regista, Kim Ki-duk che è riuscito a tirar fuori il meglio senza una caduta di tono, senza una sbavatura. E' la prima volta che mi capita di vedere al cinema interi minuti di silenzio senza annoiarmi, perché il film ha ritmo e la narrazione scivola via piacevole.
La trama, fondamentalmente, è da pazzi e immagino che per apprezzarla veramente lo spettatore debba tirar fuori a sua volta un pizzico di follia dalla propria testa. La storia però nasconde in sé anche molte stimolanti allegorie e più livelli di lettura, sia visivi che narrativi. Non voglio dire di più, però mi piacerebbe parlarne con qualcuno che ha già visto questo piccolo gioiello.
Un'ultima postilla. Quando ho visto Il segreto di Vera Drake, il vincitore di Venezia 2004 e dopo aver letto delle pretese di Leone d'Oro per Le chiavi di casa (AHAHAHA!) e ancor più dopo la visione di Eros, ho pensato che quest'anno Venezia avesse fatto un mezzo flop. E questo capolavoro? Come ha fatto a passare così sotto silenzio? E soprattutto, per quale ragione divina non ha vinto tutto quello che c'era da vincere?
lunedì, dicembre 6
The Polar Express
The Polar Express non è un film.
E' un parco dei divertimenti. Con tanto di montagne russe, spettacoli di musicanti acrobati e maghi, rinfresco con cioccolata calda, giochi e premi.
E' una meraviglia: fa venir voglia di non dormire la notte di Natale, di star svegli ad aspettare il suono delle campanelle, le renne, Babbo Natale che scende dal camino... E sperare di non essere stati troppo cattivi.
E' un parco dei divertimenti. Con tanto di montagne russe, spettacoli di musicanti acrobati e maghi, rinfresco con cioccolata calda, giochi e premi.
E' una meraviglia: fa venir voglia di non dormire la notte di Natale, di star svegli ad aspettare il suono delle campanelle, le renne, Babbo Natale che scende dal camino... E sperare di non essere stati troppo cattivi.
domenica, dicembre 5
Le sorelle Lecciso a Striscia
E' la notiziona del giorno... Mah...
Eros
Operazione furbetta, quella del film Eros: "tre maestri del cinema" che "raccontano l'erotismo d'autore" per forza attira un sacco di pubblico, ignaro e speranzoso, che poi si ritrova a vedere tre cortometraggi di cui uno (Antonioni) assolutamente inguardabile e improbabile, a cominciare dal sonoro, un'altro (Soderberg) incomprensibile e che con tutto può incastrarci tranne che con l'erotismo, e l'ultimo (Kar Wai) abbastanza carino, ma niente di che, e soprattutto chi ormai si era già addormentato, più che giustificatamente, alla seconda sequenza non ha potuto vedere l'unica cosa decente di tutto il pacchetto: l'affascinantissima Gong Li.
I tre episodi poi sono intervallati da una canzone talmente cacofonica e irritante che dare 4 a questo film vuol dire essere davvero buoni.
Di certo avremmo visto un erotismo migliore a starcene a casa nostra.
I tre episodi poi sono intervallati da una canzone talmente cacofonica e irritante che dare 4 a questo film vuol dire essere davvero buoni.
Di certo avremmo visto un erotismo migliore a starcene a casa nostra.
venerdì, dicembre 3
Donnie Darko
Due sere fa abbiamo visto Donnie Darko. Da buoni ignoranti quali siamo, non ne conoscevamo l'esistenza prima di Venezia 2004, non ne conoscevamo la storia e non sapevamo niente del suo successone datato addirittura 2001. Ed in effetti era un bel vuoto da colmare, perché è veramente un ottimo lavoro.
Un film dove la follia si mischia al paradosso, dove si riscopre la sottile densità di significato delle immagini. Bellissimi i dialoghi muti e musicati e le sequenze rallentate ad intermittenza. Fantastica l'ambientazione: una cittadina della provincia americana plasmata senza sosta durante tutto il film e che personalmente ha ricordato molto la Springfield dei Simpson, ora città, ora villaggio. Una cittadina lontana dalla realtà metropolitana e ricalcata ad una sorta di "media nazionale", come se fosse stata letteralmente creata dai sondaggi e dalle storie dei telegiornali.
Ottima la scelta degli attori (comprerò il DVD per ascoltarli in lingua originale) e soprattutto grandiosa la caratterizzazione di tutti i personaggi, sia quelli marginali che quelli rilevanti. Della sceneggiatura non voglio parlare, perché non intendo fare spoiler. Basta dire che Donnie Darko è un film assolutamente da vedere. E, possibilmente, rivedere.
Un film dove la follia si mischia al paradosso, dove si riscopre la sottile densità di significato delle immagini. Bellissimi i dialoghi muti e musicati e le sequenze rallentate ad intermittenza. Fantastica l'ambientazione: una cittadina della provincia americana plasmata senza sosta durante tutto il film e che personalmente ha ricordato molto la Springfield dei Simpson, ora città, ora villaggio. Una cittadina lontana dalla realtà metropolitana e ricalcata ad una sorta di "media nazionale", come se fosse stata letteralmente creata dai sondaggi e dalle storie dei telegiornali.
Ottima la scelta degli attori (comprerò il DVD per ascoltarli in lingua originale) e soprattutto grandiosa la caratterizzazione di tutti i personaggi, sia quelli marginali che quelli rilevanti. Della sceneggiatura non voglio parlare, perché non intendo fare spoiler. Basta dire che Donnie Darko è un film assolutamente da vedere. E, possibilmente, rivedere.
Bye bye O.C.
Le ultime puntate della prima stagione di O.C., andate in onda mercoledì sera ma viste ieri, sono state il peggio del peggio.
Hanno trovato un brutto espediente per far andar via Ryan, hanno svilito la coppia Seth-Summer con tutta la scemata della storia del padre di lei (a proposito, ma che strafigo, però!), hanno caricato troppo la mamma di Marissa quando è diventata assatanatissima pronta a farsi lo spogliarellista. E tutta la vicenda a Las Vegas con le prostitute e la bisca clandestina di poker, e Ryan che fa il giocatorone incallito che proprio non è credibile, era troppo ridicola.
Le puntate nuove a quanto pare non arriveranno in Italia fino al prossimo autunno: meno male, così ho tempo per riavermi dalla delusione.
Ah, in compenso Marissa aveva nel primo episodio una borsa identica alla mia: mi sono sentita per un attimo anche io una chiccosissima teenager di Orange County.
Hanno trovato un brutto espediente per far andar via Ryan, hanno svilito la coppia Seth-Summer con tutta la scemata della storia del padre di lei (a proposito, ma che strafigo, però!), hanno caricato troppo la mamma di Marissa quando è diventata assatanatissima pronta a farsi lo spogliarellista. E tutta la vicenda a Las Vegas con le prostitute e la bisca clandestina di poker, e Ryan che fa il giocatorone incallito che proprio non è credibile, era troppo ridicola.
Le puntate nuove a quanto pare non arriveranno in Italia fino al prossimo autunno: meno male, così ho tempo per riavermi dalla delusione.
Ah, in compenso Marissa aveva nel primo episodio una borsa identica alla mia: mi sono sentita per un attimo anche io una chiccosissima teenager di Orange County.
giovedì, dicembre 2
Ammutinamenti
In bagno da qualche tempo quando si tira l'acqua parte un rumore allucinante tipo reattore, che se uno è un po' soprappensiero può credere che sulla casa stia per cadere il motore di un aereoplano (specie se ha appena visto Donnie Darko); Blogger da due giorni mi dà un sacco di fastidi (ieri non riuscivo a postare, oggi mi caricava lentissimo); da quando ho riformattato il computer è praticamente impossibile utilizzare un qualsiasi programma di file sharing perché mi fanno cadere istantaneamente la connessione; all'autoradio fichissimo della mia C2 Deejay è stata inserita inavvertitamente (chissà quando e come) una funzione REP e da giorni devo passare manualmente da una canzone all'altra, essendo totalmente imbranata e non riuscendo a sbloccarlo da questa situazione.
Guardo con apprensione agli elettrodomestici vari sparsi per casa, che certe sventure non arrivano mai da sole.
Sic!
Guardo con apprensione agli elettrodomestici vari sparsi per casa, che certe sventure non arrivano mai da sole.
Sic!